Come rottamare la propria auto: quando arriva il momento triste della separazione
Nasce sempre un amore forte con il proprio veicolo. Lo abbiamo sognato, scelto, ritirato e, sicuramente, ci è costato tanto quando lo abbiamo portato via e per tutto il tempo che lo abbiamo tenuto con noi mentre ci scorrazzava per il mondo. Ma tutte le cose belle hanno una data di scadenza. Dobbiamo, perciò, porci la fatidica domanda: come rottamare la propria auto?
Quando è giunto il momento triste della separazione dal proprio mezzo, che sia auto, moto o furgone, è necessario rivolgersi a un centro di demolizione autorizzato oppure direttamente al proprio concessionario.
Per avere qualche informazione in più sui costi, il funzionamento e le procedure della rottamazione, abbiamo chiesto ai professionisti di Auto Service Cavaliere di www.soccorsostradale24.it
Costi rottamazione auto
Eh sì, non ve lo aspettavate? Ci sono dei costi da sostenere per la rottamazione e non sono molto alti. Comunque, sono ineludibili per una “degna sepoltura” del nostro amato compagno di viaggio. Dobbiamo, dunque, mettere mano al portafoglio e sborsare:
- 32 euro di imposta di bollo quando si è in possesso del certificato di proprietà:
- 48 euro se si utilizza il modello NP3C in sostituzione del certificato di proprietà;
- 10 euro circa per il trasporto del veicolo fino al centro di demolizione
Rottamazione auto: come funziona
Ecco cosa occorre sapere per provvedere alla rottamazione del veicolo così come prevede la legge. Un veicolo può dirsi definitivamente demolito solo quando è stato cancellato dal PRA, il Pubblico registro automobilistico. Ma la rottamazione auto consiste soprattutto nella distruzione fisica del mezzo e nel corretto smaltimento dei componenti nella massima sicurezza. In questo la legge e la normativa antinquinamento sono tassativi.
Se si decide l’acquisto contestuale di un nuovo veicolo, oltre a sfruttare offerte e promozioni messe delle concessionarie è possibile affidare ad esse la demolizione del mezzo.
La cancellazione dal PRA interrompe l’obbligo del pagamento del Bollo Auto o tassa di possesso da parte dell’intestatario. Considerate, dunque, il Certificato di Rottamazione il documento essenziale per poter considerare ultimato il processo di rottamazione. Grazie a questo documento, il proprietario dell’auto da rottamare è sollevato da ogni responsabilità di carattere civile, penale, amministrativa.
Procedura rottamazione auto dal concessionario
Il concessionario, entro 30 giorni, deve procedere alla domanda di cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico. Contestualmente alla richiesta di cancellazione occorre richiedergli il certificato di rottamazione in nome e per conto del centro abilitato che si occuperà della demolizione. Il certificato, controllate bene, deve contenere le generalità del proprietario, un numero di registrazione e la firma del titolare dell’impresa che rilascia il certificato stesso, oltre alla data e l’ora di rilascio e di presa in carico del mezzo.
Tocca a loro, in questo caso, occuparsi della cancellazione dal PRA del mezzo. Non devono mai mancare, perciò, i dettagli che consentono l’identificazione del veicolo: classe, marca, modello, targa e numero di telaio; in aggiunta ai dati personali e alla firma della persona che effettua materialmente la consegna del veicolo.