Pronto soccorso e primo soccorso sono la stessa cosa? Non proprio
Quando si parla di primo soccorso, ci si riferisce alla serie di procedure di emergenza che devono essere messe in pratica da personale non medico mentre si aspetta l’arrivo dei soccorsi. In condizioni di urgenza, alcune persone sono titolate a intervenire prima che giunga il personale medico qualificato allo scopo di garantire il primo soccorso, che non può prevedere né la somministrazione di farmaci né l’esecuzione di procedure chirurgiche. Appare evidente, quindi, la differenza con il pronto soccorso, il quale consiste nella totalità delle cure mediche – comprese le tecniche farmacologiche e chirurgiche – che vengono attuate da personale medico qualificato.
Gli addetti di primo soccorso ricoprono un ruolo di primo piano nelle aziende. La loro presenza è obbligatoria, sulla base di quanto stabilito dal Testo Unico sulla Sicurezza, ed essi devono essere formati ad hoc, frequentando dei corsi specifici e, una volta ogni tre anni, sottoponendosi a un aggiornamento dedicato. Il DM 388 del 2003 precisa che gli addetti devono essere formati sia a livello teorico che dal punto di vista pratico per ottenere le competenze di cui hanno bisogno per attivare gli interventi di pronto soccorso e per mettere in atto le misure di primo soccorso. Gli addetti, tramite l’istruzione teorica e pratica, devono entrare in contatto con le competenze indispensabili per far fronte a insufficienze respiratorie, traumi e avvelenamenti, ma anche altri interventi gravi come arresto cardiaco, emorragie o insufficienza respiratoria.
Il compito principale di un addetto di primo soccorso è quello di fare in modo che le condizioni del soggetto infortunato non diventino più gravi: ecco, quindi, che la vittima dell’infortunio deve essere stabilizzata. Nel frattempo è necessario provvedere a chiamare il personale medico. Nei luoghi di lavoro è obbligatoria la presenza di alcune attrezzature specifiche, come il pacchetto di medicazione (nel caso delle aziende che sono classificate nel gruppo C) o la cassetta di pronto soccorso (nel caso delle aziende che sono classificate nel gruppo A e nel gruppo B).
Tocca al datore di lavoro assumere tutti i provvedimenti del caso per assicurare un equipaggiamento adeguato. Sul luogo di lavoro è richiesta anche la disponibilità di un mezzo di comunicazione che sia in grado di contattare il sistema di emergenza del Sistema Sanitario Nazionale, così che possa essere richiesto il suo intervento. I contorni di quello che viene definito primo soccorso sono delineati all’interno del D. Lgs. n. 81 del 2008, e in particolare dall’articolo n. 45 di tale testo.
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